Poter risparmiare mensilmente una piccola somma di denaro è per molti un obiettivo quasi irraggiungibile, “mettere da parte” è ormai una cosa che pochi possono fare, mentre i molti sono costretti a vedere a fine mese tutte le entrate azzerate.
L’obiettivo di questo blog è proprio quello, invece, di risparmiare. Continuate a seguirci anche sulla pagina Facebook per piccoli tips quotidiani! Proseguite la lettura per imparare a gestire le spese per risparmiare.
Per risparmiare è fondamentale capire dove vanno a finire i nostri soldi ogni mese, in modo da poter individuare dove ci sono degli sprechi o comunque dove si può ridurre un altro pochino la spesa, in modo da avere a fine mese anche un euro in più (che non è molto, ma meglio di zero!): è indispensabile quindi saper amministrare le nostre entrate, ma soprattutto l’infinità di spese o uscite che riducono puntualmente il nostro saldo a zero.
Come si fa, dunque, a gestire le spese? Continuate a leggere!
Per chi è completamente all’oscuro di come si gestisca una somma di denaro e soprattutto come si possa farsela bastare per un mese (ipotizziamo, quindi, di percepire mensilmente 600 €, utilizzeremo questa cifra per tutto l’articolo) possono essere utili i primi due metodi per risparmiare dei tre che verranno descritti: quelli 1/3 e 1/5.
NB: è essenziale capire cosa sono le spese ricorrenti. Dovete pagare un affitto? Un mutuo? State ancora pagando l’auto e ne avrete per qualche anno? Un abbonamento del treno o dell’autobus? Se hanno sempre lo stesso importo, sono delle spese ricorrenti o fisse.
Metodo 1/3 e 1/5:
nella teoria questi metodi si applicano dividendo in 3 o 5 parti uguali la nostra entrata, che da ora in poi chiameremo anche stipendio (giusto per capirci meglio!), tenendo conto delle nostre spese ricorrenti e soprattutto destinando almeno una delle 3 o 5 parti alla categoria “risparmio”, quindi se volessimo utilizzare il metodo 1/3 ben 200 € vanno nella categoria risparmio, in un bel salvadanaio o in un libretto risparmio.
Vediamo come abbiamo fatto con un esempio:
600:3=200
200 = risparmio
200 = spese fisse
200 = spesa di casa (in cui includiamo cibo e utenze)
Sappiamo bene però che una persona può trovarsi in difficoltà, soprattutto se deve pagare un affitto o un mutuo, a mettere da parte un terzo della propria entrata mensile, anzi, appare subito impossibile.
Per cui se qualcuno di voi volesse adottare inizialmente uno di questi due metodi per gestire le proprie spese può decidere fin da subito quanto destinare al risparmio (possono essere 10, 50, 100 €) e suddividere il rimanente per due, tenendo conto delle spese fisse (a meno che non vogliate finire a vivere sotto un ponte): avremo quindi 600-50= 550 €, da suddividere in due (quindi 225).
Per farla più semplice possiamo anche sottrarre ulteriormente la nostra spesa fissa (supponiamo di abitare in affitto a 350 € tutto incluso – gas, luce, acqua, condominio) a ciò che ci rimane una volta messo da parte ciò che vogliamo risparmiare.
Ripetiamo di nuovo con un esempio pratico:
600-50= 550
550:2 = 225 (da suddividere poi tra spese ricorrenti e spese di casa)
oppure
ipotizzando di pagare mensilmente 350 € di affitto+utenze
550-350=200
Avremo quindi
50 = risparmio
350 = spese fisse (in cui abbiamo incluso anche le utenze)
200 = spese di casa e sfizi
Fino a qui ci siete? Ora inizia la parte difficile… ma non per oggi!
Nel prossimo articolo vi spiegherò il terzo metodo per gestire le spese, quello che ho adottato anche io, che continuo a portare avanti e che saranno la base per tutto quello che imparerete sul blog.
A presto,
Cheap!